Women in Run

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Ennesimo appuntamento per la rubrica Runner’s World. Questa volta abbiamo avuto il piacere di intervistare Jennifer Isella, tra i promotori e presidente dell’associazione Women in Run, un movimento cresciuto dal basso e alimentato dai social network dove una community di migliaia di fan, formata anche da tantissimi uomini, corre per promuovere un messaggio troppo spesso ignorato: Stop alla violenza sulle donne.

Salve Jennifer, può raccontarci chi sono le Women in Run?

Sono un gruppo sportivo con sede a Milano ma presente con sezioni territoriali in tante città d’Italia. Scopo principale dell’associazione è organizzare allenamenti di gruppo per far correre le donne in sicurezza.

Quando e come nasce Women in Run ASD?

Women In Run nasce dal web tramite un processo bottom up. A seguito del lancio su Facebook di un running flash mob su territorio nazionale per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne aderirono più di 50 città ed oltre 4000 runner. Da quel giorno le donne hanno chiesto a gran voce di dar vita al gruppo delle Women In Run, e noi le abbiamo ascoltate.

Come è stato accolto il vostro progetto nelle altre città italiane?

Molto bene. Abbiamo gruppi stabili in circa 10 città ed ormai da 3 anni ogni 25 Novembre sono tante le città che fanno correre le donne sotto il cappello delle Women In Run. Ogni città si impegna a fare raccolta fondi per le onlus sul territorio.

Quante sono attualmente le aderenti al progetto?

Più di 200 tesserate all’ASD, ma in realtà le donne che corrono con noi e partecipano ai nostri allenamenti/eventi sono migliaia.

Correte per una causa importante. Avete riscontrato una certa sensibilità anche nel pubblico maschile?

Un enorme sensibilità, tant’è che gli uomini che corrono con le Women In Run  sono soprannominati WIR Angel

Avete intenzione di declinare il progetto in altre iniziative oltre agli eventi sportivi?

Abbiamo già declinato il gruppo in iniziative che supportano il terzo settore con raccolte fondi che hanno superato i 35.000€ in meno di tre anni. Il tutto suggellato da una partnership molto importante a livello Nazionale con Action Aid Italia.

Nel vostro blog avete parlato di Cross Running. Quali consigli dareste a chi volesse partecipare?

Il cross running è una disciplina nobile e molto utile al miglioramento delle proprie performance agonistiche anche per gare su strada. Per partecipare ai cross serve innanzitutto munirsi di scarpe adatte (chiodate preferibilmente) e iniziare dai cross brevi (3.000 mt) . Il campionato Brianzolo di corsa campestre potrebbe essere un buon banco di prova. Per prepararsi ai cross un allenamento molto utile che consiglio a tutti sono le ripetute sui 1.000mt o 2.000mt da fare su erba.

 

Come si diventa una Woman in Run?

Tesserandosi come socio amatore o come socio agonista. Potete trovare tutte le informazioni sull’area “tesseramenti” del nostro sito www.womeninrun.it.

Quali sono le città dove vorreste estendere il vostro progetto?

Le città delle isole e alcune città del sud Italia.

Come vi preparate in vista di una gara importante?

Tutto è in funzione del tipo di gara. Ad ogni modo le occasioni per allenarsi insieme non mancano in quanto la nostra sezione Milanese offre la possibilità ai tesserati di partecipare due volte a settimana ad allenamenti guidati da esperti coach (martedì e giovedì ore 19:45 campo XXV Aprile). Ovviamente i principi base sono: allenamento costante-cibo sano-sonno regolare e tanta leggerezza perché, ricordiamocelo sempre, non siamo professionisti e la corsa deve essere per noi svago e divertimento, non un peso o uno stress.

Avete mai pensato di organizzare una maratona internazionale per sole donne?

Il nostro motto è “step by step” . Organizzare una gara locale è molto complesso, organizzarne una internazionale lo è mille volte di più. Bisogna essere consapevoli delle proprie risorse. I soci fondatori di Women In Run sono persone che hanno un lavoro e pochissimo tempo libero, pensare oggi di imbatterci in un progetto così ambizioso significherebbe fare il passo più lungo della gamba.

Soprattutto vorrei dire una cosa: la violenza di genere non si combatte escludendo gli uomini, ma includendoli e rendendoli partecipi. Includere è sempre meglio che escludere.

Detto questo ad ottobre 2018 organizzeremo il nostro evento sociale al Parco di Monza, la WIRun Monza. Stay tuned.

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